Tante cose separano i Freelance dai dipendenti, ma forse l’aspetto più significativo è il doversi trovare il lavoro in prima persona. Anche se non appena vi sarete fatti un nome, saranno piuttosto i clienti a cercare voi! Oggi, grazie al digitale, i canali e gli strumenti per attirare commesse sono decisamente aumentati: con i nostri consigli, non dovrai affatto temere delle difficoltà iniziali.
Come farsi trovare (online e offline)
Negli ultimi anni sono fiorite le piattaforme di incontro tra domanda e offerta di lavoro autonomo. C’è Digitazon, che attraverso la profilazione ambisce a trovare il match perfetto tra impresa e freelance; ci sono siti web, come Twago e Freelancer, che facilitano la promozione di annunci e la presentazione di preventivi; c’è infine LinkedIn, che è più simile a un social network, e quindi permette (anche) di fare tanta autopromozione. Ma non solo: i Professionisti dei settori creativi si affidano spesso ad altri social come Instagram per mostrare il proprio lavoro e catturare nuovi clienti.
Oggi come oggi la presenza sul web è fondamentale, anche per le Ditte Individuali che vogliono aprire un e-commerce: avere un proprio sito web o blog, gestire almeno un account attivo su Facebook e Instagram, sta diventando il minimo sindacale in termini di marketing e web reputation. Senza trascurare però la parte di business networking offline, dalle fiere, agli eventi, fino alla cena informale tra amici: nonostante la pandemia da Covid-19, le persone non hanno smesso di apprezzare il tradizionale scambio di biglietti da visita.
Se solo il duro lavoro può garantirci un buon passaparola, insomma, senz’altro è altrettanto importante avere una “vetrina” gradevole e professionale da mostrare a chi non ci conosce. Si diceva per esempio del biglietto da visita: nei suoi vari elementi (tipo di carta, di font, colori, etc) deve rappresentativo di te e dei prodotti e servizi che offri. Puoi usare la piattaforma online gratuita Canva, che mette a disposizione template, foto e tanto altro, per sperimentare e assemblare grafiche accattivanti. Ricordati solo di usare un design coerente con gli altri strumenti di marketing, uno fra tutti il sito.
Portfolio, preventivi e altri strumenti necessari
Senz’altro, come tutti, i Liberi Professionisti devono curare il proprio curriculum. Tuttavia, per tante specializzazioni (scrittori, fotografi, illustratori ecc.), i clienti chiederanno di vedere materialmente quei lavori segnati sul CV prima di prendere qualsiasi decisione.
Il portfolio serve proprio a questo: mostrare i nostri successi e far vedere di cosa siamo capaci. Può essere un book, oppure un video, una sezione sul sito: ovviamente va scelta la forma più coerente con la propria professionalità e creatività. L’importante è che sia di dimensioni ragionevoli, ossia che mostri una selezione dei tuoi lavori migliori (e non tutti!). Ti consigliamo anche di aggiornarlo spesso (come tutti i tuoi strumenti di marketing), e soprattutto di esplicitare nei contratti con i committenti una clausola di utilizzo dei lavori all’interno del portfolio: quando cedi il diritto d’autore della tua creazione, non è affatto scontato che tu possa pubblicarla sul tuo sito o su Instagram senza avere il placet del committente.
Ora che hai convinto il potenziale cliente con un portfolio perfetto, non ti resta che compiere l’ultimo metro: inviargli il preventivo migliore del mondo. Il segreto per aggiudicarsi una commessa sta proprio nella capacità di presentare in tempi rapidi un preventivo visivamente gradevole e preciso nei suoi contenuti. Anche in questo caso la tecnologia ci viene in aiuto: software come Paciolo possono supportarti nella creazione veloce di preventivi dettagliati e personalizzabili.
Consigli per i giovani freelance
Come si è detto, l’importante è trovare i primi clienti: una volta che ci sono dei contatti e una vetrina (sito web, account sui social, ecc.), se si lavora bene, i risultati non tarderanno a venire.
Oltre ai siti e le piattaforme dove autocandidarsi, i giovani freelance possono cimentarsi nei contestper segnalarsi e farsi notare. E non sono occasioni solo per professioni creative: pensiamo al concorso Barilla per il nuovo formato di pasta!
D’altro canto non serve essere esperti per essere professionali: la tua organizzazione non potrà che impressionare favorevolmente il potenziale cliente se farai seguire a un eventuale contatto telefonico almeno una mail di riepilogo. Evita invece di inviare preventivi nel testo dell’email, usa sempre carta intestata o un software per impostare un design personale Per quanto riguarda il portfolio, se hai pochi lavori da esibire potrai comunque inserire tue creazioni originali mai usate in modo da un’idea delle tue qualità.
Infine, un consiglio che (forse) ti sembrerà strano: cerca non solo clienti, ma anche colleghi. Il confronto con gli altri non può che portarti beneficio in termini di consigli, apprendimento, e anche lavoro. Essere autonomo non vuol dire essere un’isola: spesso è necessario avere un team per portare a termine un buon lavoro. Puoi fare networking in fiere ed eventi di settore, ma anche su LinkedIn, dove trovi tanti gruppi tematici. Ci devi mettere un po’ di faccia tosta ma alla fine ne apprezzerai i vantaggi!